Shiatsu e menopausa

Shiatsu e menopausa

In giapponese menopausa si dice: ‘anno del cambiamento del problema’.
È sì la fine del periodo mestruale, ma soprattutto è il periodo in cui la Natura sta chiedendo alla donna qualcosa di più, un cambiamento in una direzione meno legata alla fisicità e di più alla spiritualità.
Ovviamente la menopausa non è una malattia, ma in molte donne la cessazione del ciclo mestruale da’ luogo a palpitazioni, vertigini, sudorazione profusa, cefalee, ronzio alle orecchie, dolori alle spalle e obesità, astenia e talvolta disordine mentale.
Le donne in questo particolare periodo della loro vita, dovrebbero dedicarsi a un momento di autoriflessione sulla propria femminilità.
Il trattamento shiatsu in questo caso risulta essere particolarmente indicato in quanto, attraverso la pressione esercitata sul corpo, permette di riacquistare sia una percezione più fisica di sé che una percezione più intima e spirituale. Lavorando sull’armonizzazione di taluni punti specifici, si giunge a un maggiore stato di benessere generale e ciò aiuta la donna a sentirsi più compresa e ascoltata.
A livello terapeutico, si lavora maggiormente sul sacro (spesso distorto), nella zona della scapole, sulle caviglie e l’addome (spesso gonfio e teso). A seconda del disturbo che si accompagna maggiormente alla menopausa si lavorerà sui meridiani dell’intestino tenue, milza e fegato. Il lavoro sul meridiano del cuore si effettua in caso di cardiopalmo o disturbi nervosi, mentre quello sul triplice riscaldatore in caso di astenia, obesità o cefalea.

Alla base della MTC, infatti, c’è il concetto di energia (Qi) in continuo movimento secondo l’alternarsi di due aspetti tra loro complementari: lo Yin e lo Yang. Da un equilibrio mi muovo verso un altro attraverso una trasformazione, pensiamo all’alternarsi del giorno e della notte, delle stagioni, pensiamo anche alle stagioni della nostra vita. La ciclicità del macrocosmo è l’essenza stessa della donna che vive gran parte della sua vita modulata dai ritmi della natura: il ciclo mestruale di 28 gg (fase lunare), la gravidanza (10 mesi lunari). La donna inoltre secondo la MTC si rinnova ogni 7 anni, il menarca viene fatto coincidere con il 14 anno (7×2) e la menopausa con i 49 anni (7×7). Nei testi classici si dice: “All’età di 49 anni il Ren Mai è debole, il Chong Mai impoverito, il Tiangui declina, la via della terra non è aperta perciò l’aspetto esteriore si deteriora e non si può procreare “.Per la maggior parte delle donne tutto ciò avviene con gradualità, nell’arco di alcuni anni (climaterio), accade facilmente però che questo periodo sia accompagnato da un disagio psichico e fisico. Proprio come avviene nell’adolescenza, il corpo e la mente della donna devono abituarsi al nuovo equilibrio, ma con la difficoltà ulteriore che deriva dalla coscienza di entrare in una fase di “raccolta” e non più di “sviluppo”. Da qui l’equivoco di non sentirsi più importanti in una società come la nostra fondata sull’immagine, l’apparire e il produrre. Se durante l’adolescenza l’attenzione verso il proprio sé si sposta verso il mondo delle relazioni (amore, lavoro, amici) il completarsi di questa apertura è di essere fertile e di accogliere il mondo dentro di sé e generare la vita. E’ questo il periodo in cui l’attenzione è rivolta all’esterno, nella cura dei figli, nel proprio lavoro, nelle relazioni sociali. La menopausa è di nuovo una fase in cui la donna si porta più verso di sé e di nuovo si costruisce dando ora la prevalenza all’aspetto spirituale. Il maestro Jeffrey Yuen evidenzia come la donna che non ha più mestruazioni diriga il suo Sangue non più all’esterno ma all’interno, non più verso la riproduzione ma verso la crescita spirituale del proprio sé.

Generalmente la menopausa è un periodo molto delicato per la donna: non è solo l’aspetto fisico a cambiare ,ma con l’esaurirsi della fecondità si assiste anche ad una trasformazione della sessualità svincolata dal concetto di procreazione. Crisi anche a livello psicologico: i figli sono cresciuti, sono andati e questo abbandono viene vissuto come una sindrome “da nido vuoto”; viene a mancare l’aspetto di gratificazione verso l’esterno. Dunque un alternarsi di bisogni, desideri ma anche malinconie, rimpianti. In termini di MTC questa instabilità di umori altro non è che la rottura di un vecchio equilibrio e il passaggio ad una nuova identità. Comunque sia il cambiamento si avverte innanzitutto a livello energetico: cala lo Yin del corpo, l’energia prevale sul sangue e se questa non è libera di fluire tenderà a risalire verso l’alto con segni di eccesso relativo di Yang (vampate, insonnia, agitazione, irritabilità, sudorazione profusa).Per questo è molto importante raggiungere un buon livello di consapevolezza di ciò che sta avvenendo e di accettazione della nuova realtà. Dobbiamo imparare a non combattere contro i segnali che il corpo ci invia come fosse il nostro nemico ma interpretarli e coltivare quotidianamente tutte le potenzialità che ci si aprono innanzi. In conclusione la menopausa può essere, se sappiamo concedercelo, un periodo fertilissimo di idee, di attività, di capacità di realizzare quei sogni nel cassetto che nelle età precedenti erano rimasti sopiti dentro il mare dei “non posso”, delle priorità e degli impegni verso la famiglia, il lavoro. Ora la procreazione del nuovo sé richiede una lunga fase di attuazione delle nostre potenzialità ancora inespresse. Dobbiamo lasciare muovere al nostro interno quell’energia che nell’età fertile era sangue e “nutriva” del nostro amore l’altro, ora il sé.